Accordi commercio internazionale: difendere agricoltura UE
I deputati criticano l'approccio della Commissione ai negoziati commerciali in una risoluzione che chiede all'Esecutivo di smettere di fare concessioni per ottenere accesso ai mercati di paesi terzi a discapito del settore agricolo.
Il settore agricolo europeo garantisce, secondo i deputati, la sicurezza e la qualità alimentare. Gli standard in materia di ambiente, benessere di animali e piante e salute, che devono essere rispettati dai produttori europei, devono essere applicati anche ai beni importati per garantire la sicurezza del consumatore e una giusta competizione commerciale.
Il Parlamento chiede anche di essere regolarmente informato sull'andamento dei negoziati, non come successo per i negoziati con Canada e Ucraina, iniziati nel 2009 e sui quali i deputati si ritengono tutt'ora all'oscuro.
Un'offerta molto generosa sull'agricoltura è stata fatta dall'UE nel quadro dei negoziati commerciali all'Organizzazione mondiale del Commercio, l'Agenda di Doha per lo sviluppo, senza però ottenere equivalenti concessioni. I deputati chiedono ora alla Commissione di evitare di fare proposte che possano ostacolare la prossima riforma della Politica agricola comune, che entrerà in vigore nel 2013.
La Commissione dovrebbe sempre garantire concessioni tariffarie simmetriche quando discute accordi di libero scambio, specialmente con i paesi con un forte settore agricolo. I deputati criticano la Commissione per aver ripreso i negoziati con i paesi del Mercosur senza preventivamente discuterne con Consiglio e Parlamento e esprimono forte preoccupazione per gli effetti di un accordo commerciale sul settore agricolo europeo. Gli interessi degli agricoltori europei devono essere tutelati e i negoziatori europei devono presentare una valutazione d'impatto da discutere prima della conclusione dei negoziati.
Anche il recente accordo UE-Marocco non risulta equilibrato, secondo i deputati europei, che ritengono che mentre i mercati europei siano stati aperti completamente alle importazioni dal paese arabo, alcuni prodotti europei sono ancora soggetti a limitazioni d'importazione. La risoluzione è stata adottata per alzata di mano.
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