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Dire poesia

18/03/2011
Dire poesiaA Vicenza la poesia abbandona le pagine dei libri e si fa emozione pubblica e condivisa, diventando “una festa del dire e dell’udire” aperta all’intera cittadinanza. Dal 21 marzo al 27 maggio torna nei luoghi d’arte della città la rassegna “Dire poesia”, un festival intimo composto come un mosaico di incontri, reading e momenti performativi condivisi con il pubblico che vedrà protagonisti alcuni dei nomi più importanti nel panorama poetico italiano e mondiale: il poeta e romanziere franco-marocchino di fama internazionale Tahar Ben Jelloun; il poeta polacco Adam Zagajewski, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura e poeta tra i più importanti al mondo; Jacques Roubaud, matematico e poeta francese membro della OuLiPo cui collaborò anche Italo Calvino, e che sarà a Vicenza con Piergiorgio Odifreddi in uno stuzzicante connubio tra matematica e poesia. Tornerà poi la poesia in lingua spagnola, con il boliviano Juan Ignacio Siles del Valle, ex ministro degli Esteri del Paese andino e autore, tra l’altro, di una documentata biografia di Che Guevara. E ancora lo scrittore e musicista canadese John Akpata, Anne Waldman, poetessa beat americana, compagna di strada di Allen Ginsberg, Gregory Corso e Patti Smith, il musicista e compositore Ambrose Bye, figlio di Anne Waldman, assieme ad altri ospiti del calibro di Meena Alexander, Fabio Pusterla, Ida Vallerugo.

La rassegna “Dire poesia” è un progetto del Comune di Vicenza - Assessorato alla Cultura e Intesa Sanpaolo, in collaborazione con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e con l’Officina arte contemporanea di Vicenza, per la cura di Stefano Strazzabosco.

L’edizione 2011 prosegue dunque nel suo invito ad ascoltare la parola poetica letta dai poeti stessi: nelle sue varie forme, nelle diverse lingue, negli stili propri di ciascuna voce. E anche quest’anno la rassegna si snoderà tra i luoghi d’arte più prestigiosi di Vicenza: oltre a Palazzo Leoni Montanari, gioiello barocco sede di Intesa Sanpaolo, e alla sede de l’Officina, si aggiungono l’Odeo del Teatro Olimpico e il Ridotto del Teatro Comunale. Gli incontri non saranno concentrati in pochi giorni, ma si susseguiranno per tutta la primavera, nella convinzione che le formule festivaliere non possano rendere giustizia alla poesia: “La voce poetica – spiega il curatore di Dire poesia Stefano Strazzabosco - ha spesso bisogno di lunghe decantazioni e sedimentazioni, per sprigionare nel tempo il suo potere incantatorio, quello che tende a unire verità e bellezza. Per questa ragione gli incontri avranno una cadenza settimanale, in modo da lasciare il tempo alle parole dei poeti di depositarsi e schiudere quelle prospettive che un festival di pochi giorni tenderebbe, per la sua stessa natura, a sovrapporre piattamente”.

E i versi degli ospiti di “Dire poesia” 2011 sono composizioni molto famose nel mondo, così come i loro autori, anche se in Italia devono ancora trovare il riconoscimento che meritano: per questo, anche la nuova edizione è stata pensata nel segno del dialogo tra le arti e della pluralità delle voci e delle esperienze poetiche, in continuità con la linea tracciata negli anni da una idea originale dell’assessore alla cultura di Vicenza Francesca Lazzari e dell’indimenticabile responsabile dei Beni Culturali di Intesa Sanpaolo Fatima Terzo. L’itinerario di quest’anno, in particolare, si svolgerà nel segno del rapporto lingua madre/lingua acquisita.

I poeti di lingua italiana di “Dire poesia” 2011 saranno invece Fabio Pusterla e Ida Vallerugo. Il primo – originario del Canton Ticino – è una delle voci poetiche più credibili e riconosciute degli ultimi trent’anni, mentre la seconda – che scrive sia in friulano, sia in italiano – è una poetessa tanto apprezzata dagli addetti ai lavori quanto poco nota al di fuori della sua regione, il Friuli, da cui esce raramente.

Per Dire poesia off, la sezione dedicata ai poeti giovani o esordienti, l’edizione 2011 propone la vicentina Erika Crosara, vincitrice del Premio Montano 2010 per la sua opera d’esordio, e il padovano Maurizio Casagrande, la cui prima raccolta di poesie in padovano rustico è uscita da poco per i tipi del Ponte del Sale di Rovigo.

Altri aspetti di rilievo di “Dire poesia” 2011 sono le collaborazioni che si inaugurano quest’anno: con il Festival Biblico (per l’evento che vede protagonista Tahar Ben Jelloun), con Vicenza Jazz (per Juan Ignacio Siles del Valle, in dialogo col giovane pianista jazz Giovanni Guidi, e per Anne Waldman, che leggerà accompagnata dal figlio musicista Ambrose Bye) e con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, con cui le due istituzioni con cui le due istituzioni promotrici dell’iniziativa hanno da poco siglato un protocollo d’intesa.

“Il progetto Dire poesia mira a far sì che la poesia, da fatto privato, assuma una dimensione il più possibile collettiva, e che la sua eco, dalle sale dei luoghi d’arte di Vicenza, si sparga in uno spazio il più possibile esteso – spiega l’assessore Francesca Lazzari -. È con questo intento che, nei giorni delle letture poetiche, nei caffè del centro, luoghi di comune frequentazione, saranno distribuiti piccoli biglietti o cartigli, sui quali saranno impressi frammenti di poesie degli autori in programma”.

Come gli altri anni, inoltre, i torchi a caratteri mobili del Maestro Giovanni Turria (dell’Officina arte contemporanea) stamperanno i testi inediti che i poeti hanno accettato di mandare in esclusiva a “Dire poesia”. Gli inediti, impressi su carte speciali, saranno distribuiti gratuitamente a quanti interverranno alle letture poetiche, nei vari luoghi della rassegna. Saranno disponibili anche alcuni libri degli autori ospiti. Per l’occasione, infine, la casa editrice Sinopia di Venezia pubblicherà due importanti plaquette: Otto poesie di Meena Alexander (scelta e traduzione di Marco Fazzini) e 7 Sardinosauri di Jacques Roubaud e Olivier Salon (a cura di Eliana Vicari; con disegni originali di Luca Buvoli, artista vicentino di fama internazionale attivo negli Stati Uniti).

In occasione della rassegna “Dire poesia”, giunge in città anche una mostra originale, ideata e curata da Marco Fazzini. Dal 18 marzo al 31 maggio le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari ospiteranno un percorso fra poesia di tutti i tempi e arte visiva di oggi. È la Collezione 7 x 11. La poesia degli artisti, un itinerario composto da 77 opere inpiccolo formato, realizzate da altrettanti celebri artisti e designer contemporanei che hanno tratto ispirazione dai volti dei poeti o da una delle loro poesie.

L’ingresso a tutti gli appuntamenti di “Dire poesia” è libero, fino ad esaurimento dei posti disponibili.

nella foto Adam Zagajewski

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