Giuseppe Sbalchiero al vertice della Confartigianato veneta
“La federazione c'è a prescindere dal presidente e rappresenta trent'anni di storia dell'imprenditoria artigiana del veneto”: questa la dichiarazione del neo presidente Sbalchiero a sottolineare la continuità nella gestione di una associazione che “ha avvertito il bisogno di essere ancor più sistema per fare maggiormente lobby nei confronti delle istituzioni regionali e locali”.
La Confartigianato veneta rappresenta 143.369 imprese, pari al 28,3 % delle imprese venete, con una forza lavoro di 187.964 dipendenti che resta sostanzialmente stabile anche in questa fase di crisi, dopo il generale tracollo di inizio 2009. Con una apprensione oggi legata al fotovoltaico: comparto che conta in veneto 2.000 imprese certificate e oltre 4.000 installatori per un totale di 12.000 addetti e che l'incertezza sugli incentivi sta mettendo a repentaglio.
Oltre a questa preoccupazione, Sbalchiero ha spezzato una lancia contro il redditometro (“strumento arbitrario”), ma non pregiudizialmente contro gli studi di settore: “Gli evasori totali non fanno parte del mondo artigiano. Noi non vogliamo fare battaglie pregiudiziali contro questo strumento ma non ci va bene che le aliquote vengano ritoccate solo per far cassa senza consultarci. E i toni della polemica si alzano quando ci sentiamo presi in giro”. Un messaggio, a livello nazionale e regionale, a partire dal quale viene ad inaugurarsi la nuova Confartigianato del Veneto.