La piccola impresa innova nonostante la crisi
PRINCIPALI RISULTATI
Negli ultimi due anni quasi una piccola impresa su tre (29,3%) ha introdotto delle innovazioni. Prime le piccole imprese del Nord Ovest (34,0%) e del Nord Est (32,0%); più staccate le piccole imprese del Centro (26,0%) e del Mezzogiorno (25,3%).
Più diffuse le innovazioni di processo (56,8% delle piccole imprese) e di prodotto (44,3%). Meno significative le innovazioni di tipo organizzativo (22,7%).
L’innovazione nasce da una vocazione interna alla piccola impresa (45,3%) e nei 3/4 dei casi è sviluppata da figure interne all’impresa (titolare, soci e personale).
I costi dell’innovazione sono inferiori a 10 mila € nella maggior parte dei casi (54,5%). Le ricadute in termini fatturato sono soddisfacenti per l’82,5% delle piccole imprese.
Nei prossimi due anni oltre una piccola impresa su tre (35,2%) intende sviluppare innovazioni; soprattutto le piccole imprese del Nord Est (40,7%), poi quelle del Nord Ovest (38,0%), del Mezzogiorno (34,7%) e del Centro (27,3%).
Questi i risultati salienti che emergono da un’indagine di Fondazione Impresa su 600 piccole imprese manifatturiere (meno di 20 addetti) in Italia.
RISULTATI GENERALI | Le piccole imprese sono innovative: negli ultimi due anni, il 29,3% delle piccole imprese manifatturiere ha introdotto almeno un’innovazione. È quanto emerge da un’indagine di Fondazione Impresa effettuata su un campione di 600 piccole imprese manifatturiere in Italia (< 20 addetti).
DOVE | La concentrazione maggiore di piccole imprese che hanno innovato è stata rilevata nelle regioni del Nord: Nord Ovest (34,0%) e Nord Est (32,0%); più staccate le piccole imprese del Centro (26,0%) e del Mezzogiorno (25,3%) con una propensione all’innovazione più bassa.
COSA | Tra le tipologie di innovazioni maggiormente introdotte dalle piccole imprese: innovazioni di processo (56,8% delle piccole imprese) e di prodotto (44,3%); meno diffuse le innovazioni di tipo organizzativo (22,7% delle piccole imprese).
INNOVAZIONI DI PRODOTTO | Il 39,7% delle piccole imprese (cioè 4 su 10) ha ampliato la propria gamma di prodotti; il 33,3% (1 su 3) ha apportato migliorie a prodotti già esistenti. Il 20,5% delle piccole imprese ha introdotto prodotti innovativi che rappresentano, cioè, una novità assoluta per il mercato; il 12,8% ha sviluppato una gamma di prodotti eco-sostenibili.
PERCHE' | Tra le principali ragioni che hanno spinto le piccole imprese manifatturiere a introdurre innovazioni: miglioramento dell’efficienza produttiva (26,4%) e riduzione dei costi (18,1%). Seguono: aumento dell’offerta dei prodotti (16,7%) e adeguamento o anticipazione della concorrenza (14,1%).
La spinta all’innovazione nasce soprattutto da una vocazione interna all’azienda (45,3%) e meno da fattori esterni come le esigenze espresse dai clienti (28,1%) o la possibilità di ottenere dei finanziamenti (12,3%) o di partecipare a progetti collettivi (12,3%).
COSTI | Il 54,5% delle piccole imprese ha sostenuto costi per l’innovazione principale inferiori ai 10 mila euro. Il 22,2% (1 su 5) delle piccole imprese ha speso oltre 50.000 euro.
RICADUTE SUL FATTURATO | Le piccole imprese ritengono che le innovazioni abbiano avuto una buona ricaduta sul fatturato aziendale: nell’82,5% dei casi le ricadute sono positive (molto o abbastanza). Tra le più soddisfatte le piccole imprese del Centro (86,2%).
FUTURO | Nei prossimi due anni oltre una piccola impresa su tre (35,2%) ha intenzione di introdurre innovazioni e, in particolare, le piccole imprese del Nord Est (40,7%). Seguono il Nord Ovest (38,0%) e il Mezzogiorno (34,7%); più staccate le piccole imprese del Centro (27,3%).
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