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Caldo: iniziata vendemmia. -10% produzione vino

08/08/2012
Caldo: iniziata vendemmia. -10% produzione vinoCon un calo stimato attorno al 10 per cento rispetto alla media degli ultimi cinque anni e nel giorno più caldo dell’anno, è iniziata in Italia la vendemmia 2012, partita con la raccolta delle uve in Franciacorta destinate alla produzione dell’omonimo spumante, nell’azienda Lenza di Coccaglio, nel Bresciano. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che per quest’anno si stima una produzione nazionale molto contenuta, intorno ai 40-43 milioni di ettolitri, sui livelli dello scorso anno, anche se la qualità delle produzioni vinicole si annuncia tra buona e ottima. I risultati produttivi definitivi dipenderanno dall’andamento climatico delle prossime settimane, anche se – ricorda Coldiretti – il caldo e la siccità si sono fatti sentire nei vigneti. Se Nerone sta costringendo le aziende a vendemmiare solo di mattina per evitare stress alle uve, le alte temperature hanno già causato problemi tra i filari, seppur con risultati differenti sul territorio italiano. I cali produttivi maggiori si dovrebbero verificare nelle regioni che hanno sofferto di più la mancanza di pioggia, dalla Puglia (-15-20%) al Veneto (-10%), dalla Toscana (-10%) all’Emilia-Romagna (-5/10%), dal Piemonte al Friuli Venezia Giulia. Problemi anche per i vigneti di Lombardia, con una situazione grave proprio in Franciacorta dove si stima un calo di oltre il 20 per cento della produzione del celebre spumante. Decisamente migliore la situazione nelle altre regioni, tanto che nel Lazio, in Sicilia e in Sardegna si potrebbe avere un aumento. Circa il 60 per cento della produzione nazionale sarà destinata – sottolinea la Coldiretti - a vini di qualità con ben 517 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (329 vini Doc, 70 Docg e 118 Igt).

Secondo il Rapporto su vino e clima realizzato da Coldiretti la raccolta delle uve nel 2012 avviene con circa un mese di anticipo rispetto a 30 anni fa per effetto dei cambiamenti climatici che si sono verificati nella Penisola e che hanno smentito antichi proverbi e testi scolastici con un anticipo della vendemmia rispetto al tradizionale mese di settembre. A cambiare è stata anche la gradazione alcolica che – sottolinea la Coldiretti - è aumentata di un grado, costringendo i disciplinari di vini a denominazione ad adeguarsi al cambiamento modificando i limiti minimi di gradazione alcolica sia al nord dove per la Barbera d’Asti si è passati per il base da 11,5 gradi a 12 e per il superiore da 12 gradi a 12,5 mentre al sud per l’Aglianico del Vulture la gradazione minima naturale delle uve alla vendemmia è passata da 11, 5 gradi a 12,00 per il Superiore Docg a 13,00 gradi.

Nel 2012 la temperatura media – ricorda la Coldiretti – dei mesi di giugno e luglio è stata superiore di oltre 2 gradi rispetto alla media e oggi rispetto a 30 anni fa le uve ottenute da viti di equivalente produttività, appaiono caratterizzate da gradazioni zuccherine frequentemente più elevate di 2-4 gradi brix, con acidità titolabili inferiori, di circa 1-2,5 grammi/litro. Di fatto il vigneto Italia - precisa la Coldiretti - produce adesso uve piu’ precoci, meno acide e piu’ dolci rispetto al passato.

Gli effetti del surriscaldamento sulle uve di fronte alla tendenza generale al consumo di vini meno alcolici stanno spingendo i produttori - sottolinea la Coldiretti - alla ricerca di soluzioni agronomiche ed enologiche che comportano maggiori oneri in termini economici, dall’anticipo di vendemmia all’irrigazione, dalle potature verdi alla vendemmia notturna che è diventa stata sempre piu’ frequente nei vigneti, mentre in cantina si usa sempre meno mosto concentrato e si ricorre alla refrigerazione per ridurre le temperature dell’uva e controllare la fermentazione. Il caldo cambia anche la distribuzione sul territorio dei vigneti che tendono ad espandersi verso l’alto con la presenza della vite anche a quasi 1200 metri di altezza come nel comune di Morgex e di La Salle, in provincia di Aosta, dove dai vitigni piu’ alti d’Europa si producono le uve per il Blanc de Morgex et de La Salle Dop.

Fonte: Coldiretti

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