Divertimento, belle donne, coctails a fiumi e…droga. Tutto questo è “Miami Vice”, il vizio di Miami. Era così in passato, quando uscì la fortunata serie tv del 1984, è così anche adesso, con il remake per il grande schermo, in uscita nelle sale italiane il 6 ottobre, diretto da Michael Mann (il regista di Collateral) ed interpretato da due degli attori più quotati del momento: Colin Farrell (protagonista di Alexander) ed il Premio Oscar Jamie Foxx. I poliziotti detective “Sonny” Crockett (Farrell) e Ricardo Tubbs (Foxx) sono alle prese con un caso alquanto complicato: l’omicidio di due agenti federali e quello della famiglia di un amico informatore, che sono venuti a sapere grazie ad una fuga di notizie ad alto livello. Durante le indagini, il duo avrà a che fare con uno spietato assassino della gang, Aryan Brotherhood ed un sofisticato network di trafficanti a livello globale protetti da un servizio di sicurezza di primissimo ordine. Dell’organizzazione fa parte anche la bellissima Isabella (interpretata da Gong Li, protagonista di “Memorie di una Geisha”), figlia del responsabile cino-cubano delle finanze del cartello, donna con un ruolo attivo nel riciclaggio del denaro. Isabella e Crockett si frequenteranno, per esigenze di “lavoro” e tra i due nascerà qualcosa…amore? Cinico calcolo?

Il sentimento certo è invece quello tra Tubbs ed una collaboratrice del duo, un'analista di computer di nome Trudy, (Naomie Harris, del cast del film già campione d’incassi “Pirati dei Caraibi: La maledizione del forziere fantasma”).

I due detective, nel frattempo, lavorano sotto copertura, trasportando carichi di droga nel sud della Florida, con l’obiettivo di identificare il gruppo responsabile dell'uccisione dei loro amici e, allo stesso tempo, indagare sul Nuovo Ordine del Mondo Clandestino (New Underworld Order).

Chi sta dalla parte di chi? Di chi ci si può realmente fidare? E’ quello che si domandano i due detective, ma è anche quello che si domanda lo spettatore, travolto da un turbinio di scene che alternano sparatorie, sesso, lusso sfrenato e sistemi investigativi all’avanguardia.

Un film che inizia in maniera vivace, tra scene di divertimento ed azione, ma il fulcro centrale, che dura per la maggior parte della pellicola, è dato dalla tensione, che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino alla fine.

Particolarmente suggestiva la scena finale: Crockett deve dire addio ad Isabella, la quale si imbarca per Cuba, mentre Tubbs assiste amorevolmente Trudy, che lotta tra la vita e la morte in un letto d’ospedale, dopo uno scoppio avvenuto durante uno scontro tra agenti e criminali. Si alternano le sequenze in cui, più Isabella si allontana da Crockett, più Trudy da segnali di ripresa a Tubbs..una coppia che si separa, una che si riavvicina…