La noce fa bene al cuore
”La noce – ha ricordato Zaia – è inserita nell’Atlante delle produzioni tipiche del Veneto, dove viene coltivata modernamente su una superficie di circa 600 ettari. Siamo pronti a sostenere questa colture con il PSR 2007-2013 – ha confermato – rispetto al quale è tuttavia ancora in discussione la suddivisione tra le Regioni dei fondi per circa 8 miliardi di euro destinati all’Italia dall’Unione Europea. Cinque regioni del sud vorrebbero il 52 per cento del totale e su questa pretesa noi voteremo contro – ha affermato – perché iniqua e penalizza le realtà che hanno dimostrato maggiore capacità di spesa: senza il nostro voto passerà la negoziazione europea”.
Dal punto di vista salutistico è stato ribadito che, nell’ambito di una dieta equilibrata, le qualità nutrizionali della noce, ricche di grassi insaturi, prevengono alcune delle cause di malattie cardiovascolari: 35 grammi di noci al giorno contengono un apporto ottimale di Omega 3. Tali malattie peraltro sono in Italia la prima causa di morte (44 per cento) e derivano da una serie di fattori, alcuni non modificabili come l’ereditarietà, ma altri molto importanti derivanti dallo stile di vita, nel cui ambito l’alimentazione ha appunto una funzione essenziale.
Inel moderno contesto produttivo agricolo, inoltre, la noce è anche fattore di reddito, dal momento che essa può sostituire colture attualmente non economicamente valide, mentre l’Italia produce solo 1 milione dei 25 milioni di tonnellate del suo fabbisogno, dei quali 20 per l’industria e 5 per il consumo. Di qui la validità di iniziative come il Noceto, che cura dalla preparazione del frutteto alle diverse fasi produttive e di raccolta, fino alla lavorazione e alla commercializzazione, evidenziando come una politica di filiera sia capace di rispondere alle sfide della globalizzazione e come sia “indispensabile –ha fatto presente Zaia – non andare avanti in ordine sparso”.