Fissato il referendum: il Governo non vuole l'election day
Delusione per il Coordinamento nazionale No Triv che aveva chiesto di accorpare il referendum alle amministrative di giugno così da favorire la partecipazione degli elettori e da consentire il risparmio di circa 3-400 milioni di euro.
La decisione del Governo invece è in linea con i tentativi di aggirare la consultazione culminati con gli emendamenti alla legge di stabilità che hanno privato il referendum di cinque quesiti su sei. Le date “papabili” per il voto andavano dal 15 aprile al 15 giugno.
Il coordinamento No Triv denuncia: “nessun election day e soprattutto appena due mesi per la campagna referendaria. Semplicemente vergognoso».
Oggettivamente anticipare la consultazione sulle trivelle di tre settimane rispetto alle amministrative, rende tutto più complicato per il movimento No Triv: il problema, come è noto, è quello del quorum e perché il referendum sia validi si dovrà mobilitare il 50% più uno degli elettori.