L’agenzia europea di statistica, Eurostat, ha stilato una classifica delle regioni d'Europa alle prese con la crisi economica ed ha fatto una dettagliata valutazione del reddito medio di ciascuna nel 2014, valutando anche le differenze di costo della vita che si registrano nelle singole aree.

Secondo Eurostat allora, fra le zone più ricche d’Italia ci sono Lombardia, Valle d’Aosta e provincia di Bolzano: insieme a Trento, Emilia Romagna e Lazio, arrivano a superare i 30mila euro annui. E proprio la Lombardia, presa da sola, è in linea con la media tedesca ed è poco superiore a quella svedese. Il Piemonte, dal canto suo, supera di un paio di migliaia di euro la media nazionale, portandosi a un livello un po’ più basso rispetto a quello complessivo della Francia.

Il Lazio è un caso particolare: beneficia, con Roma, di un tenore di vita che dipende in misura assai maggiore dalla presenza delle pubbliche amministrazioni, dei ministeri e dell'alta dirigenza statale. Nel centro-nord, al contrario, è soprattutto il settore privato a spingere i redditi verso l’alto. Fanno eccezione le aree a statuto speciale, che godono anche di generosi trasferimenti da parte dello Stato.

Le regioni invece più povere sono quelle del sud: Campania e, soprattutto, Calabria che risultano avere un tenore di vita appena superiore alla Romania e inferiore rispetto alla Polonia. In Basilicata, che è l’area meridionale con il reddito più elevato, il valore è leggermente minore rispetto alla media greca.