Effetti del clima: a giugno il picco dei suicidi in Italia
«Il cambio delle stagioni – spiega il ricercatore – incide sul numero delle psicosi, così come sui suicidi e sul numero dei trattamenti sanitari obbligatori, ma con risultati che ribaltano l’immaginario comune. I picchi sono fra marzo e giugno mentre a dicembre si ha il minor numero di accessi». Lo studio è stato pubblicato sull’International Journal of Psychiatry in Clinical Practice e si basa su un campione di 730 ricoveri eseguiti fra settembre 2013 e agosto 2015. Oltre alle cause del ricovero, per ogni paziente sono stati valutati età, sesso, livello di studio, occupazione e stato civile, creando così un database dei malati psichiatrici, per valutare al meglio la stagionalità dei sintomi in base a dove vivono.
La prevalenza dei ricoveri non volontari è risultata del +15,4%: questi pazienti hanno un’istruzione di livello superiore alla media e gli episodi hanno avuto un picco nel mese di giugno, abbinato anche a tempi di ricovero più lunghi rispetto a episodi verificatisi in altri periodi dell’anno. Ad aumentare in estate è invece la schizofrenia, che si attesta come patologia strettamente collegata al caldo. «Questo ci conduce ora a creare un nuovo modello di cura stagionale- conclude Giuseppe maina – per la diagnosi e il trattamento dei disturbi mentali anche in Italia. E ci aiuterà soprattutto nella prevenzione, ovvero ad individuare e intervenire prima che si renda necessario un ricovero d’urgenza».