Le giovani donne soffrono la “discriminazione lessicale”
Il 63% delle intervistate è convinta che queste definizioni andrebbero eliminate dal vocabolario comune. «Le parole ritenute poco tollerabili da parte delle donne – commenta la psicologa e psicoterapeuta Laura Duranti – sono quelle che le etichettano in modo svalutante fondandosi sugli stereotipi legati alla 'donna lavoratrice' o alla 'donna forte. Come stereotipi sono particolarmente irritanti poiché tendono ad inquadrare qualsiasi donna nello stesso cliché riducendola al solo essere donna e la attaccano in quanto donna e non in quanto persona».
Mentre oltre il 65% del campione in età tra i 50 e 65 anni ritiene che il pregiudizio espresso da queste parole non abbia impatti sulla loro capacità di essere sempre e comunque se stesse, oltre il 58% delle intervistate tra i 18 e i 34 anni si sente meno salda nella propria determinazione a essere fedele a se stessa.
Secondo il campione intervistato, tra le parole invece più amate e che definiscono meglio una donna forte troviamo nell’ordine: determinata, sicura di sé, coraggiosa, intraprendente e coerente. Termini che delineano in modo concreto e qualitativo, e non emozionalmente aggressivo, una solidità interiore e una chiarezza di intenti su cui basare e costruire la propria vita.