L’aeroporto Marco Polo di Tessera è considerato uno dei migliori d’Italia, ha tassi di crescita doppi rispetto agli altri scali nazionali ed ha orizzonti di crescita molto promettenti. La ‘Finanziaria Internazionale’, l’azionista di controllo di Save, la società concessionaria dell’aeroporto di Venezia, della quale erano soci Enrico Marchi e Andrea de Vido sta in questi giorni definendo gli ultimi dettagli della fine del sodalizio imprenditoriale tra i due soci. Marchi liquiderà de Vido, con circa 120 milioni e poi resterà azionista del concessionario aeroportuale con nuovi partner finanziari: il fondo francese InfraVia e un fondo di Deutsche Bank. La manovra dovrebbe avere un controvalore di oltre 1,7 miliardi.

Nella vicenda incidono anche i problemi di Veneto Banca e Banca Etruria

Finint tra partecipazioni dirette e indirette ha oggi il 33% di Save e ne è a tutti gli effetti l'azionista di maggioranza e dunque di controllo, ma alla fine dell’operazione avviata resterà solo con un 12% circa, quindi molto sotto ai partners InfraVia e DB e, nella sostanza, l'aeroporto intercontinentale di Venezia sarà molto meno italiano. Marchi per un triennio dovrebbe restare nel suo ruolo di timoniere di Save, ma il destino dello scalo lagunare è sotto il segno di Francia e Germania.

Marchi e de Vido erano sono insieme in Finint da 36 anni. Un rapporto che ha iniziato a vacillare nel 2015, quando Veneto Banca chiede a de Vido di rientrare dalla sua esposizione debitoria, circa 80 milioni, con un collaterale-spazzatura: le azioni di PopEtruria, una delle quattro banche finite in risoluzione.