Le vetture diesel sono inquinati e le città possono vietarle
La Corte è stata chiamata in causa dai Land Baden-Württemberg e Nord Reno Vestfalia che avevano impugnato i divieti imposti dai tribunali locali a Stoccarda e Düsseldorf, favorevoli alle denunce portate dal gruppo ambientale DUH. Gli ambientalisti chiedevano provvedimenti per la scarsa qualità dell’aria ed il Tribunale ha dato loro ragione sostenendo che non c’è un conflitto di competenze, per cui le amministrazioni locali possono fermare i mezzi inquinanti.
La sentenza è motivo di imbarazzo per tutto il governo Merkel, che da sempre supporta l’industria dell’auto in patria e in Europa.
All’origine c’è il dieselgate e le capitali europee si sono già mobilitate
Per molti anni la Germania ha promosso l’uso dei veicoli diesel accogliendo la teoria secondo la quale i motori alimentati a gasolio di ultima generazione hanno minori emissioni di carbonio e possono quindi essere utilizzati per raggiungere gli obiettivi sul clima sottoscritti a Parigi. Ma lo scandalo dieselgate, con l’alterazione dei dati sui fumi reali allo scarico, al di là delle conseguenze in casa Volkswagen, ha convinto le autorità europee al varo di una più restrittiva normativa sulle emissioni degli autoveicoli nell’Unione Europea.
A indiretta conferma di questo atteggiamento, città come Parigi, Madrid e Atene hanno già dichiarato di voler vietare i motori a gasolio dai centri urbani entro il 2025. A loro si è aggiunta alla fin fine anche Roma che ha anticipato al 2024 la chiusura del centro urbano alle diesel.