Sono oltre 14.000 le testate pronte a distruggere il pianeta
In ordine per numero di testate possedute vengono quindi indicati: Francia, Cina, Gran Bretagna, Pakistan, India, Israele e la nuova entrata Corea del Nord. Le testate sarebbero dislocate in 14 Paesi del mondo e tra questi figura anche l’Italia, dove sono presenti le testate, ovviamente, statunitensi. Armi a ‘stelle e strisce’ sono dislocate anche in altri Paesi dell’Europa: Belgio, Olanda, Germania e nella vicina Turchia.
Anche in Italia sono custodite armi nucleari e il nostro Paese non ha ratificato il trattato di proibizione
Sempre secondo la Federation of American Scientist, gli arsenali nucleari si sono ridotti a circa un quinto rispetto al livello massimo che avevano raggiunto a metà degli anni Ottanta (circa 70.000 ordigni). Nel 1968 venne adottato dalle Nazioni Unite il Trattato di non proliferazione nucleare, entrato in vigore nel 1970, sottoscritto quell’anno da Stati Uniti, Unione Sovietica e Gran Bretagna e da altri 40 Stati. Oggi è stato sottoscritto da 190 Paesi.
Nel 2017, 120 Paesi hanno votato alle Nazioni Unite il Trattato per la proibizione delle armi nucleari che prevede l’impegno a non sviluppare, testare, produrre, acquistare, possedere o accumulare armi nucleari. Il trattato entrerà in vigore quando sarà firmato e ratificato da 50 Stati. Fino ad oggi è stato firmato da 58 Stati e ratificato da 9. Nessuno dei nove Paesi in possesso di ordigni nucleari lo ha ancora firmato o ratificato e neppure l’Italia lo ha fatto.