In una relazione approvata con 33 voti favorevoli e 3 contrari, con un'astensione, il Comitato per il mercato interno e la protezione dei consumatori del Parlamento Europeo ha espresso una raccomandazione affinché vengano assunte misure a livello UE e nazionale per affrontare il problema della ‘doppia qualità'. Se un'azienda vende un prodotto in tutta l'UE ma con composizioni che differiscono da Paese a Paese, il Comitato sostiene che non debba essere etichettato e marchiato in un modo apparentemente identico.
Risulta infatti da molti test e sondaggi condotti in diversi Stati membri dell'UE, principalmente nell'Europa centrale e orientale, che i prodotti pubblicizzati e venduti con la stessa marca e imballaggi sono solo apparentemente identici mentre nella realtà differiscono per composizione e ingredienti: bastoncini di pesce dello stesso marchio con meno pesce, fette di pane con meno farina integrale e bevande arancioni senza contenuto di arancia. Tutto questo a scapito dei consumatori.

Il Parlamento chiede alla Commissione europea di essere più esplicita nella tutela dei consumatori

Queste differenze sono state riscontrate non solo nei prodotti alimentari, come bastoncini di pesce, zuppa istantanea, caffè e bevande analcoliche, ma spesso anche in prodotti non alimentari, compresi detergenti, cosmetici, articoli da toeletta e prodotti destinati ai bambini.
«I prodotti di doppia qualità – spiega la relatrice in Comitato, Olga Sehnalová (S & D, CZ) – compromettono la fiducia dei cittadini nel corretto funzionamento del mercato interno dell'UE. Se un prodotto viene venduto con la stessa marca e la stessa confezione, dovrebbe avere la stessa composizione. Se il produttore desidera personalizzare un prodotto, i consumatori hanno il diritto di saperlo e di conoscere questi adeguamenti per ogni singolo prodotto. Non ci devono essere né prodotti di seconda classe, né consumatori di seconda classe nell'UE».