Dopo Treviso, sbarca a Mestre il festival chitarristico
Si comincia venerdì 27 settembre, nell’Auditorium Candiani, quando sarà proposto lo spettacolo di flamenco nuovo, “La Spagna di Federico Garcia Lorca”, interpretato dall’ensemble “Mediterranea”: chitarra, percussione, flauto, canto e ballo. Si tratta di un itinerario musicale, in cui la chitarra accompagnerà lo spettatore in un viaggio sentimentale alla scoperta di creazioni mitiche come la figura del “gitano” e del “torero”, fuoriuscite dalla penna del poeta più sensibile. Sono arie dai forti colori locali, trasposizione artistica di quell’Andalusia gitana, ricca di tradizioni folkloristiche e culturali, dominate da colori, sentimenti capaci di trasmettere emozioni tanto profonde nella loro semplicità primitiva.
Seguiranno sabato 28 settembre, sempre al Candiani, “Real…mente Napoli”, con i Real Duo (chitarra e mandolino) e il cantante Tommaso Chimenti. Un concerto di brani selezionati dal repertorio della canzone classica napoletana e della canzone d’arte. Per sabato 5 ottobre, al Teatro Momo, è invece in calendario “Tango!” con il Se.Go.Vi.O. Quartet (chitarra, flauto, fisarmonica, clarinetto), il cui repertorio guarda alle sonorità tipiche sudamericane.
A presentare in Municipio a Mestre le tre date che caratterizzeranno i prossimi fine settimana è stato il sindaco Luigi Brugnaro assieme al direttore artistico della manifestazione Andrea Vettoretti e al consigliere regionale e del Comune di Treviso Riccardo Barbisan.
L’impegno dell’amministrazione comunale e degli organizzatori è di allargare a tutta la città il festival
«L’asse tra Treviso e Venezia ha sempre funzionato bene – ha dichiarato il sindaco Brugnaro – Abbiamo due aeroporti internazionali e quando abbiamo cooperato nei più svariati settori abbiamo sempre raggiunto risultati positivi. Del resto chiunque gira il mondo sa che si vince solo costruendo massa critica e unendo le forze. La musica, così come lo sport e la cultura in generale, uniscono territori e generazioni, e questo festival va proprio in questa direzione. Dobbiamo pensare a una città allargata che deve diventare attrattiva per i giovani, soprattutto europei, e per farlo serve fornire loro infrastrutture e servizi dello stesso livello rispetto alle altre grandi città del Vecchio Continente tra trasporti, snodi viari, reti. Venezia sarà all’altezza garantiamo senza se e senza ma che questo festival lo allargheremo a tutto il territorio comunale, perché attraverso la musica parliamo al mondo».
Il direttore artistico della manifestazione Andrea Vettoretti ha sottolineato che l'obiettivo è fare di Mestre una delle scene musicali italiane principali fornendo, ad appassionati e non, un’importante opportunità culturale che in prospettiva, nelle prossime edizioni, potrebbe allargarsi a un’intera settimana diffusa in tutta la città.