Anche quest’anno è stato ETICHETTIFICIO NOVAREX di MARTELLAGO il protagonista veneziano della decima edizione della “Giornata Nazionale delle PMI” organizzata da Piccola Industria Confindustria in collaborazione con le Associazioni del Sistema. Tema centrale dell’incontro con due classi terze della media “Carlo Goldoni” la lotta alla contraffazione e all’Italian Sounding. «È importante parlare con i ragazzini delle medie – spiega Bruno Martino, titolare dellea Novarex - proprio perché saranno le nuove generazioni ed è questo il momento nel quale devono cominciare a scegliere il loro orientamento negli studi superiori, l’indirizzo del loro futuro nella vita».
«Anche quest’anno siamo impegnati a diffondere l’orgoglio di fare impresa – dichiara la Presidente del Comitato PMI, Silvia Bolla che ha visitato Novarex Spa – In occasione del PMI Day i ragazzi entrano in azienda e toccano con mano la crescente complessità del nostro lavoro. Le nuove generazioni sono chiamate a una grande sfida: coniugare tradizione manifatturiera e digitalizzazione, sviluppo e sostenibilità».

Quest’anno sono oltre 500 i protagonisti delle visite in azienda dedicate a studenti e insegnanti delle scuole medie e superiori, nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo. Numerose le PMI che hanno aperto le porte ai ragazzi di 12 scuole per raccontarsi, mostrare alle nuove generazioni cosa significa fare impresa e con quale impegno e passione sono realizzati prodotti e servizi che arrivano sul mercato. Per la prima volta anche Sistema Moda Italia e Assocalzaturifici hanno aderito alla manifestazione.
Grazie alla collaborazione con il Gruppo Tecnico Made-In, presieduto da Paolo Bastianello, si tornerà a parlare, come nelle due ultime edizioni, di contraffazione e italian sounding. A guidare gli studenti in visita al Museo della Calzatura di Villa Foscarini Rossi e a Onward Luxury Group Spa, il Presidente del Gruppo Tecnico “Made in” di Confindustria e Vicepresidente del Politecnico Calzaturiero della Riviera del Brenta Paolo Bastianello. “Il mercato online del falso registra una crescita allarmante – dichiara Bastianello –. I giovani d’età compresa tra i 14 e i 19 anni non sono affatto consapevoli dei danni che il fenomeno provoca allo Stato, alle imprese e alla salute dei consumatori. I ragazzi, oggi più che mai, hanno a cuore la sostenibilità in tutte le due declinazioni. Devono dunque sapere che il denaro speso nell’acquisto di prodotti falsi è consegnato alla malavita, mette a rischio la salute e l’ambiente. Educare le nuove generazioni a questi temi è un punto di partenza essenziale per diffondere davvero la cultura d’impresa”.