Parità di genere: il PE vuole più fermezza dalla Commissione
Presentata nel marzo 2020 dalla Commissione, la strategia per la parità di genere 2020-2025, delinea una serie di azioni chiave per porre fine alla violenza di genere e agli stereotipi socio-culturali fondati sul genere. La strategia impegna la Commissione a garantire pari partecipazione e opportunità nel mercato del lavoro, compresa la parità di retribuzione, e il raggiungimento dell’equilibrio di genere nel processo decisionale e politico. Il dibattito in sede parlamentare ha sottolineato un esempio emblematico: in questi momenti condizionati della pandemia, il 70% della forza lavoro globale in ambito sanitario e sociale è costituita da donne, che spesso percepiscono però una retribuzione inferiore ai colleghi maschi. I deputati chiedono che i salari e le condizioni di lavoro nei settori fortemente dominati dalle donne, come l’assistenza, la sanità e la vendita al dettaglio, siano uniformati.
«Oggi il Parlamento europeo rimette all’ordine del giorno l’uguaglianza di genere – ha sottolineato la relatrice, Maria Noichl (S&D, DE) – Diciamo sì a una società paritaria di genere e no alla violenza contro donne e ragazze di ogni estrazione sociale. Se non cambia nulla nell’UE, ci vorranno più di 65 anni per raggiungere l'uguaglianza di genere. La strategia per la parità di genere e le azioni proposte rappresentano una via più rapida verso la parità tra uomini e donne. Rafforzano inoltre la nostra posizione sulla contrapposizione contro i diritti delle donne che si sta verificando in diversi Stati membri. Lo Stato di diritto in Europa può esistere solo con la parità di genere: senza di essa, la democrazia è in ritardo».