ANACI: indispensabile la proroga del Superbonus fino al 2023
“Le difficoltà legate alla pandemia complicano ulteriormente le cose, ad iniziare dall’organizzazione delle assemblee di condominio nel rispetto delle normative sanitarie e di legge: sono infatti necessarie diverse convocazioni prima di arrivare alla firma definitiva del contratto”.
Il primo problema da superare è l’accesso agli atti per la verifica delle congruità edilizie e urbanistiche; i tempi di prenotazione presso gli uffici comunali rimangono ancora biblici. Il secondo step sono le verifiche tecniche per il salto di due classi energetiche e che richiedono un certo tempo per l’elaborazione. Terzo step è la predisposizione del capitolato esecutivo dell’opera, che deve tener conto dell’incompletezza del quadro normativo, cui bisogna adeguarsi via via e dei ritardi dei suoi decreti attuativi, non ultimo quello relativo alla possibilità di intervenire per il superamento delle barriere architettoniche. Quarto step è il contratto definitivo con il general contractor, che richiede preventivamente tutte le verifiche/asseverazioni relative alla congruità dei prezzi e congruità fiscale/cessione del credito.
“Tirando le somme sulle reali tempistiche – prosegue il Presidente di ANACI Veneto - si può dire che partono a breve solo i cantieri, i cui progetti sono iniziati fin dai mesi di settembre/ottobre 2020. Per poter realmente dare seguito al Superbonus, la cui importanza è indubbia per il rilancio dell’economia, ma vale soprattutto per ammodernare e riqualificare il patrimonio edilizio secondo nuovi criteri di sostenibilità e compatibilità energetiche, è necessario più tempo. Tutte le forze politiche devono prendere atto della situazione e sostenere concretamente la proposta di proroga del Superbonus almeno fino al 2023. Il volano si è avviato dobbiamo avere il coraggio di portarlo a regime”.