Consorzi di Bonifica: facciamoci del male
“In primo luogo il pretesto è inconsistente e non regge sul piano giuridico” commenta Guidalberto di Canossa “Infatti il contributo di bonifica non è affatto una tassa, ma un onere reale gravante sull’immobile in conseguenza di un beneficio ricevuto dall’attività del Consorzio; l’iniziativa è palesemente illegittima, inoltre, anche perché contrasta con la normativa statale vigente in materia, che riconosce ai Consorzi di bonifica quel potere impositivo che invece, se la norma dovesse essere approvata, dovrebbero rinunciare ad esercitare entro i limiti sopra indicati”.
“Ma al di là di ogni considerazione giuridica, comunque fondamentale perché dimostra che la decisione adottata dal Consiglio regionale è fuori luogo” prosegue il presidente di Confagricoltura Veneto “resta il fatto che le mancate entrate che saranno accusate dai Consorzi saranno compensate, così prevede la nuova norma, ricorrendo agli stanziamenti regionali per la manutenzione ordinaria degli impianti di bonifica, quindi mettendo in crisi l’attività che i Consorzi stanno svolgendo a protezione del nostro territorio”.
“Quindi” conclude Guidalberto di Canossa “si ritorna da dove eravamo partiti: perché creare difficoltà a chi fino ad ora ha bene operato, permettendo che sul territorio veneto, fragile, bisognoso di continua manutenzione, esposto a rischi, si sviluppasse e si mantenesse una vita sociale ed economica prospera e pacifica?”