I vini veneti a Dusseldorf - segnali di ripresa del mercato
Queste percentuali – ha detto ancora il vicepresidente – si riferiscono a dati produttivi di tutto rilievo: la vendemmia 2005, ad esempio, permetterà al Veneto di mettere sul mercato 2.174.843 ettolitri di vini a D.O.C. (dei quali 1.320.193 bianchi, 854.650 rossi e rosati) e 4.205.790 ettolitri di vini a I.G.T. e questo significa che circa la metà del vino Veneto finirà sulle tavole, i ristoranti e le enoteche di tutto il mondo. Non solo: il Veneto si distingue per la gamma di tipologie di vino, che spazia dai rossi novelli, giovani e da lungo invecchiamento, ai bianchi freschi o austeri, dai rosati ai frizzanti, dagli spumanti ottenuti con metodi tradizionali o moderni, ai passiti.
Le Denominazioni d’Origine Controllata su cui può contare la nostra regione sono 24 considerando quelle “storiche” e quelle di più recente istituzione, alcune delle quali interregionali: Lugana, San Martino della Battaglia, Garda, Bianco di Custoza, Valdadige – Terre dei Forti, Bardolino, Valpolicella, Soave, Arcole, Monti Lessini, Gambellara, Vicenza, Breganze, Colli Berici, Colli Euganei, Merlara, Bagnoli, Corti Benedettine del Padovano, Riviera del Brenta, Lison – Pramaggiore, Piave, Montello e Colli Asolani, Conegliano – Valdobbiadene, Colli di Conegliano. Il Vinitaly è, dunque, un’occasione unica e da non perdere per assaggiare i nostri vini – ha concluso il vicepresidente – e come Regione, in uno stand posto nel padiglione 4, di fronte all’ingresso principale della rassegna, abbiamo voluto offrire a tutti gli appassionati la possibilità di degustare quanto di meglio propongono i produttori delle nostre D.O.C.