Souvenir Srebrenica
E’ con questi irrisolti punti interrogativi che i due autori di “Souvenir Srebrenica”, l’attrice Roberta Biagiarelli ed il giornalista scrittore Paolo Rumiz, fanno breccia nel cuore dello spettatore che dopo aver visto le immagini di guerra e ascoltato le parole dei sopravvissuti non può non interrogarsi sul perché di quel massacro, sparito dalle discussioni politiche e dalla stampa.
Il progetto del film infatti, nasce proprio per riaprire una riflessione sulla strage bosniaca in occasione del suo 11° anniversario, come ha raccontato l’attrice Roberta Biagiarelli: “Mi sono occupata per anni di Srebrenica, ho raccolto immagini, incontrato e ascoltato le persone protagoniste di quei terribili giorni ed è nato uno spettacolo teatrale che ha girato l’Italia con oltre 700 repliche. Ma non bastava. Volevo fare qualcosa di speciale che fosse in grado di girare velocemente il mondo e di informare quante più persone possibili”.
E grazie all’incontro con il giornalista triestino Paolo Rumiz che ha messo a disposizione la sua esperienza professionale e la voglia di dare voce alle ingiustizie subite dalla popolazione civile di Srebrenica, ha preso vita il film-documentario per la regia di Luca Rosini e prodotto dalla stessa Biagiarelli.
“Siamo tutti complici di quello che è successo aldilà del mare Adriatico – concludono gli autori – pur di chiudere in fretta la partita sui Balcani l’Europa ha chiuso gli occhi, ha lasciato campo libero all’esercito serbo nella città di Srebrenica in cambio della liberazione di Sarajevo. E questo film da voce ai morti, perché parlando di quei morti si fa giustizia ai vivi”.