La frutta italiana e’ sana
«Bisogna evitare allarmi ingiustificati e letture dei dati fuorvianti che - continua la Coldiretti - rischiano di allontanare gli italiani dal consumo di frutta e verdura considerati indiscutibilmente come essenziali per garantire una buona salute soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni».
«Il termine “pesticidi” è anacronistico e non correttamente eloquente – spiega Enzo Santato di Impresa Verde Rovigo – più corretto e pertinente è l’utilizzo del vocabolo “fitofarmaci”. Da diversi anni, i nostri agricoltori attuano una lotta alle malattie e agli insetti in modo ragionato, integrato ed eco compatibile, nel rispetto delle fasi di sviluppo delle piante; il principio generale, ad esempio, di non fare trattamenti con fitofarmaci in piena fioritura, che potrebbero danneggiare gli insetti impollinatori, è ormai un dato consolidato. La lotta “a calendario” è una pratica che sta scomparendo – spiega il tecnico - si interviene quando è necessario e nei momenti monitorati ed opportuni. Gli imprenditori agricoli sono consapevoli delle modalità di utilizzo dei prodotti che adoperano e conseguentemente registrano nel quaderno di campagna, inoltre per usare quelli più tossici, frequentano appositi corsi di preparazione. Un altro elemento da rilevare – continua Santato – è l’efficienza delle macchine per la distribuzione dei fitofarmaci in genere; attrezzature idonee, efficaci, che non determinano inutili sprechi con danni all’ambiente, alla salute e al bilancio aziendale. Orbene, la maggioranza dei nostri imprenditori, da tempo hanno l’opportunità di utilizzare finanziamenti comunitari anche per rinnovare le attrezzature aziendali. Le aziende sono sempre più attente a sottoporre le stesse ad apposite e periodiche tarature.
Imprenditori preparati e attrezzature idonee, in un corretto e responsabile contesto, sono le premesse indispensabili per produrre sano».