Il punto sulle alluvioni del 26 settembre 2007
Studiare le modalità d’intervento spetta evidentemente alle istituzioni, alle prese in maniera inevitabile con il problema del reperimento delle risorse economiche. Ebbene, i 5 milioni di euro “promessi” subito dopo il 26 settembre sono già stati consegnati al Commissario Carraro per far fronte ai danneggiamenti di Mestre e dei vari Comuni di Marcon, Campagna Lupia, Campolongo Maggiore e Mira, nonché Mogliano Veneto, Piove di Sacco, Arzergrande e Codevigo. Nell’attuale manovra Finanziaria il Governo Prodi ha poi stanziato 200 milioni di euro per la tutela del territorio: il problema è che la cifra deve bastare per tutto il Paese «Ma ci attiveremo per ottenerne il più possibile» ha garantito il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. A proposito di denari l’argomento più caldo per la gente che ha subito ingenti perdite per l’alluvione, riguarda i risarcimenti: entro fine novembre sarà completata la stima dei danni, quindi nell’arco di tre mesi saranno determinati i criteri per la liquidazione valutando, inoltre, la possibilità di riconoscere anche le spese per opere atte a impedire che l’acqua entri all’interno delle abitazioni.
Sul piano concreto Mariano Carraro ha ribadito come la rete di raccolta e smaltimento della acque piovane si sia dimostrata fortemente inadeguata, anche a causa di una urbanizzazione spesso “selvaggia”. Per questo il primo proposito è quello di recuperare la piena efficienza della rete esistente con la pulizia di tombini e condutture, espurgo dei fossati, ripresa di frane nei corsi d’acqua, verifica degli impianti di sollevamento, inserimento di paratoie di non ritorno, eliminazione di strozzature localizzate e realizzazione di sfiori di emergenza. Nel medio termine, ovvero nei prossimi sei mesi, l’intenzione è di dare inizio all’adeguamento della rete grazie ai fondi già ricevuti e alle procedure accelerate che il Commissario può utilizzare. Nel lungo periodo, entro la fine del 2008 e in relazione alle risorse disponibili, saranno attivati gli interventi per i quali al momento non sono disponibili né la progettazione né le risorse finanziaria.
A margine dell’incontro del Candiani il sindaco di Mogliano Veneto Giovanni Azzolini (unico Comune della provincia di Treviso toccato dall’evento del 26 settembre) non ha invece risparmiato una frecciata ai consorzi di bonifica della zona. «Ora anche da parte dei consorzi di bonifica ci si aspetta un intervento concreto anche in ragione delle tasse versate dai cittadini. Ci aspettiamo in particolare che gli interventi necessari e di loro competenza li facciano adesso senza ulteriori rinvii».
MDL
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