Il corpo violato
12/02/2008
Quello che spesso aiuta le altre persone, raccontare al terapeuta la storia dei loro guai, non dà sollievo ai pazienti con un passato di abuso. Il solo racconto verbale produce angoscia e il trattamento basato esclusivamente sul corpo non funziona. Il libro comincia qui, da questa difficoltà di affidarsi a metodi terapeutici usuali e consolidati, e dal rischio di peggiorare ulteriormente la frattura, se non si lavora sui due versanti del fenomeno: corpo e mente, sensazioni e pensieri, movimenti e rappresentazioni. Sono molte le pubblicazioni sul tema del trauma in generale e dell’abuso in particolare, ma è molto scarsa la riflessione che pone il corpo come nucleo centrale dell’analisi e dell’intervento. Eppure il corpo è il luogo di accadimento primario dell’evento traumatico ma, come spesso accade, l’ovvio non sempre viene preso in seria considerazione.
Il corpo di Anna è come se avesse cicatrici dappertutto: le ferite sono diventate segni sulla pelle. Anna ricorda di aver sentito dire che certi pezzi delle auto che sono stati riparati con la saldatura a fuoco non potranno più rompersi là dove sono stati riparati; possono rompersi ancora, ma non più in quel punto. La guarigione di questa donna è uno degli esempi di trasformazione positiva raccontati nel libro dello psicoterapeuta Maurizio Stupiggia ll corpo violato, pubblicato dalle edizioni la meridiana (collana premesse, 168 pagine, 18 euro), un testo che rappresenta, come dice il sottotitolo, “un approccio psicocorporeo al trauma dell’abuso”. Stupiggia, che insegna Pedagogia speciale all’Università di Genova, è Professor assistant di Psicologia alla clinica Westdeutsche Akademie di Dusseldorf e direttore della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Biosistemica di Bologna analizza principalmente gli effetti in età adulta di un trauma di questo genere subito durante l’infanzia. E avverte subito il lettore che <
>. L’autore cita poi Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini: “Le ferite si rimarginano. La reputazione no”. La fonte drammatica del libro, dice Stupiggia, è la storia di un abuso di gruppo e questa considerazione, espressa dal protagonista, condensa il senso delle conseguenze che scaturiscono da tale esperienza. In effetti una ferita può essere curata fino a lasciare solo una traccia nel segno di una cicatrice, <>. Per Jerome Liss, autore della prefazione, il trauma che colpisce una persona sottoposta a molestie sessuali è paragonabile al buco lasciato da un meteorite sulla Terra: <>. E’ lo stesso Liss a sottolineare l’aspetto rivoluzionario del libro: la sequenza terapeutica viene presentata nei suoi dettagli concreti. Nei libri di psicologia e di counseling, dice Liss, si trova per lo più una serie di formule astratte, prescrizioni vaghe, teorie nebulose che promettono il Paradiso della Guarigione, ma che invece non rivelano niente di concreto. <>.
Per informazioni: ufficiostampa@lameridiana.it;
Il corpo violato
Un approccio psicocorporeo al trauma dell’abuso
di Maurizio Stupiggia
(prefazione di Jerome Liss)