Asterisco Informazioni di Fabrizio Stelluto

Agenzia giornalistica, radiotelevisiva e di comunicazione

"Taraf de Haidouks"

26/02/2008
Attesissimi, arrivano per la prima volta nel Veneto i "Taraf de Haidouks", dodici musicisti che costituiscono forse il miglior ensemble tzigano in attività, erede dell'antica tradizione dei Lautari rumeni. Sorta di "Buena Vista" dei Balcani, il Taraf è diventato il gruppo tzigano più famoso al mondo, in grado di passare, senza scomporsi, dalle fumose sale di un bistrot alla Royal Festival Hall, dal Parco della Musica di Roma alla Carnegie Hall di New York.

Noto prima come il Taraf di Clejani, il piccolo villaggio della Romania da dove vengono, il Taraf di Haidouks è stato così ribattezzato in omaggio agli antichi banditi della Romania feudale, gli Haidouks, che simboleggiano ancor oggi nelle campagne libertà e giustizia sociale. Nella sua attuale composizione sono presenti almeno due generazioni di musicisti.

Taraf presenta in questa tournée un nuovo progetto dedicato ai compositori classici che si sono ispirati alle musiche tradizionali tzigane, che costituisce il tema conduttore dell'ultimo recente album dei Taraf, "Maskarada". Dai Balcani alla Spagna, dall'Inghilterra alla Russia, essi hanno attinto ai folklori nazionali attraverso le minoranze, soprattutto Rom, presenti nei loro paesi. Parliamo di Bartok, Khachaturian, Ketelbey, Manuel De Falla, musicisti che il gruppo rumeno "fa suonare" alla sua maniera, in un certo qual modo "re-tziganizzandoli".

Un concerto imperdibile per gli appassionati di musica etnica, ma non solo. E' consigliabile a tutti quelli che amano la buona musica e costituisce - cosa di non poco conto - una valida alternativa alla serata finale del Festival di Sanremo!

Città di Venezia

Beni, Attività e Produzioni Culturali, Teatri e Spettacolo

in collaborazione con

Caligola Circolo Culturale

"MUSICA e linguaggi 2008"

TARAF DE HAÏDOUKS

"Maskarade"

Iorga Ilie (voce), Paul Giuclea “Pasalan” (voce, violino),

Anghel Gheoghe “Caliu”, Constantin Lautaru “Costica”, Robert Gheorghe (violini)

Marin Manole (fisarmonica, voce), P.Marin Manole “Marius”, Marian Craciun (fisarmoniche)

Gheorghe Falcaru (flauto), Sebastien Giniaux (violoncello)

Viorel Vlad (contrabbasso), Ion Tanase “Ionica” (cymbalum)

Sabato 1° Marzo

TEATRO TONIOLO, MESTRE (VE)

Piazzetta C.Battisti 1 - tel. 041.971666

inizio concerto ore 21.00 - apertura porte ore 20.30

posto unico numerato: intero € 20, ridotto € 17

PREVENDITE

Teatro Toniolo, Mestre, ore 11.00/12.30 e 17.00/19.30 (chiuso il lunedì)

Prevendite online www.vivaticket.it

Circuito Box Office tel. 041.2719090, www.boxofficeitalia.com

INFORMAZIONI

Caligola, tel./fax 041.962205, www.caligola.it

Comune di Venezia,Beni Attività e Produzioni Culturali, Teatri e Spettacolo

tel. 041.3969220/230

cultura.spettacolo.me@comune.venezia.it

www.teatrotoniolo.info

La stagione concertistica proseguirà con:

Giovedì 26 marzo

WIM MERTENS DUO "Music & Film"

posto unico numerato: intero € 20, ridotto € 17

Mercoledì 9 aprile

VITALIANO TREVISAN & T.MONK BIG BAND

"Note sui Sillabari" (Omaggio a Goffredo Parise)

musiche di Stefano Bellon e Marcello Tonolo

posto unico numerato: intero € 18, ridotto € 15

LA RASSEGNA ADERISCE AL PROGETTO "GIOVANI A TEATRO"

TARAF DE HAIDOUKS

In Europa, solo qualche luogo privilegiato nasconde una musica selvaggia e spontanea come quella che i Lautari suonano a Clejani, piccolo villaggio della Romania. Noto prima come il Taraf di Clejani, il Taraf di Haidouks è stato così ribattezzato in omaggio agli antichi banditi della Romania feudale, gli Haidouks, che simboleggiano ancora oggi nelle campagne libertà e giustizia sociale, ma anche l’arte di arrangiarsi di un popolo. Al di là delle influenze bulgare, turche e slave, le antiche ballate dei Taraf di Haidouks vengono tramandate di padre in figlio, in seno ai taraf, termine arabo che indica un ensemble vocale o strumentale a geometria variabile. Nell’odierna composizione del taraf sono presenti tutte le generazioni: le tradizionali arie evolvono continuamente, trasformate dal desiderio di innovazione dei più giovani, in un continuo e vivo legame di interazione con il passato. I canti sono accompagnati al violino, con il supporto armonico del cymbalon, e quello ritmico del contrabbasso e della fisarmonica. Brani lunghi, che si sviluppano negli anni senza protezionismo da parte degli anziani, che invece sono orgogliosi delle innovazioni portate dai giovani, che prestano sempre più attenzione al virtuosismo strumentale. E sul palco, con quattro violini, tre fisarmoniche, due cymbalon e il contrabasso, di virtuosismi e di tenzoni all’ultimo graffio d’archetto se ne ascoltano molti. Sono comunque i veterani del gruppo a custodire la tradizione: si tratta di un vasto repertorio di ballate intervallate da strofe narrate, nelle quali una voce solista racconta storie a carattere sociale, mitico, satirico o epico. Ma vi sono anche i canti d’amore e d’avventura, nella più tipica tradizione dei cantastorie. Taraf de Haidouks ha inciso 5 dischi per l'etichetta belga Crammed. Il loro penultimo album «Band of Gipsyes», registrato dal vivo a Bucarest nel corso di una magica serata in cui si è esibita anche la fanfara macedone Kocani Orkestar, è stato premiato al BBC3 World Music Awards. Tra le ultime loro apparizioni, vanno ricordati i concerti con il Kronos Quartet e la partecipazione al film (e nella colonna sonora) "L'uomo che pianse” di Sally Potter, sul cui set hanno letteralmente conquistato Jonny Depp. Il Taraf de Haidouks presenta nel 2008 un nuovo progetto dedicato ai compositori classici che si sono ispirati alle musiche tradizionali. Dai Balcani alla Spagna, dall’Inghilterra alla Russia, essi hanno attinto ai folklori nazionali attraverso le minoranze, specie Rom, presenti nei loro paesi, e hanno sovente cercato di rappresentare un Oriente esotico, misterioso, largamente immaginario. Per un più giusto e puntuale ritorno alle origini, il più famoso gruppo tzigano si riappropria dei brani di Bartok, Khachaturian, Ketelbey e Manuel de Falla, per farli “suonare” alla propria maniera, in certo qual modo: “re-tziganizzandoli”. Questa nuove interpretazioni fanno parte del loro nuovo album «Maskarada».

Asterisco Informazioni
di Fabrizio Stelluto
P.I. 02954650277


e-mail:
info@asterisconet.it
redazione@asterisconet.it
telefono:
+39 041 5952 495
+39 041 5952 438
fax:
+39 041 5959 224
uffici:
via Elsa Morante 5/6
30020 Marcon (Ve)
Cartina

Questo sito è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: "Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione".
La pubblicazione degli scritti è subordinata all'insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al sito, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.