Dalla Sardegna alla Calabria, dal Lazio, all’Umbria e alla Puglia passando per la Sicilia e più a Nord in Piemonte e in Friuli. Il nostro Paese offre una molteplicità di sapori che rendono l’extra vergine di oliva italiano ma, soprattutto, quello “tracciato” unico ed irripetibile al mondo. 350, tante sono le filiere tracciate da Unaprol - Consorzio Olivicolo Italiano, tutte certificate CSQA, che partecipano al programma di attività del Reg. 2080/05 e che saranno presentate a Verona al prossimo SOL dal 3 al 7 aprile nello stand 32 del padiglione C della tensostruttura del Salone dell’olio extra vergine di oliva.

In un mercato dove è ancora difficile riconoscere la qualità e l’indicazione di origine del prodotto muove i primi passi grazie all’etichettatura obbligatoria, i consumatori italiani e stranieri avranno la possibilità di apprezzare e imparare a riconoscere la qualità, grazie anche ad un calendario di degustazioni guidate di oli tracciati provenienti dalle regioni Puglia, Calabria, Umbria, Lazio, Basilicata, Molise, Sicilia, Sardegna e Toscana e di altre regioni dove si producono oli extra vergini di oliva di frontiera.

“La richiesta di maggiori garanzie in tema di origine obbligatoria e di qualità dei prodotti agricoli è in forte aumento. Ha riferito Massimo Gargano presidente di Unaprol. E con questa iniziativa vogliamo contribuire a rendere più trasparente l’offerta del prodotto di qualità e di origine certa e dare visibilità alle imprese che hanno scommesso sulla tracciabilità perché possano essere riconosciute e premiate dal mercato”.

Le degustazioni guidate degli oli tracciati si terranno dal 5 al 7 di aprile con due sedute giornaliere e saranno guidate dal capo panel e oil maker Unaprol, Giulio Scatolini, che accompagnerà i consumatori alla scoperta dei mille sapori degli oli tracciati Unaprol 100% made in Italy.

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