Mozzarelle venete e campane in commercio: no contaminazioni
07/04/2008
Le mozzarelle di bufala in commercio in Veneto, sia di origine locale che provenienti dalla Campania, non sono contaminate da diossine. A escluderlo è l’indagine effettuata in questi giorni dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione del Veneto sulle mozzarelle campane e venete in vendita negli esercizi commerciali della regione. I valori rilevati sono al di sotto di quelli prescritti dalla normativa di riferimento, in particolare dal regolamento della Comunità Europea 1881/2006 che definisce i tenori massimi di alcuni inquinanti nei prodotti alimentari e dalla Raccomandazione della Commissione Europea 88/2006 relativa alla riduzione della presenza di diossine, furani e bifenili policlorurati nei mangimi e negli alimenti.
Alcuni dati. I valori rilevati nelle mozzarelle analizzate vanno da 0,4 a 0,6 picogrammi/grammo di grasso rispetto al tenore massimo previsto dalla normativa che è per le diossine di 3 picogrammi/grammo di grasso.
‘Il fatto che i valori riscontrati in Veneto – afferma Andrea Drago, direttore generale ARPAV - siano ben al di sotto di quelli previsti dalla normativa, dà garanzia della qualità dei prodotti e infonde sicurezza nella filiera dei controlli’. Nei prossimi giorni ARPAV divulgherà gli esiti di un’indagine su altri prodotti alimentari di largo consumo in Veneto.
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