Riserva d’acqua del Veneto: aumentata con piogge di aprile
Il bollettino idrico redatto dal Dipartimento per la Sicurezza del Territorio di ARPAV sintetizza la situazione della prima quindicina di aprile come segue:
Precipitazioni. I primi quindici giorni di aprile sono stati caratterizzati dalla persistenza di condizioni di tempo perturbato in tutta la regione, quasi tutti i giorni si sono registrate precipitazioni, anche se localizzate e generalmente di limitata intensità. Le precipitazioni maggiormente significative si sono verificate il giorno 11, localizzate sull’area prealpina e montana e il giorno 15 sul Veneto centrale. Le massime precipitazioni del periodo si registrano a Turcati Recoaro (VI) 184 mm e a Recoaro 1000 (VI) 163 mm. Nell’alto Agno gli apporti cumulati dall’inizio di ottobre hanno superato la soglia dei 1000 mm. Le precipitazioni di minore entità si sono registrate a Castelnovo Bariano (RO) 18 mm e a Pradon Porto Tolle (RO) 19 mm. Il livello del lago di Garda, seppure in rialzo dall’inizio di gennaio, risulta ancora inferiore alla media.
Riserve nivali Lo spessore della neve sulla montagna veneta è leggermente superiore alla norma nelle Dolomiti e Prealpi bellunesi, nella norma nelle Prealpi vicentine e inferiore nelle sole Prealpi veronesi. Le precipitazioni nevose della prima metà del mese hanno contribuito a incrementare gli spessori in quota dove, fra l'altro, si stanno raggiungendo i valori massimi di altezza della neve al suolo della corrente stagione invernale. Le riserve idriche a metà mese, per quanto riguarda il Piave, risultano assolutamente nella norma e superiori ai valori degli ultimi anni.
Serbatoi. L’andamento del volume complessivo invasato nei serbatoi del Piave continua ad essere sopra la norma e in linea con gli anni recenti, soprattutto dopo l'accentuata ripresa conseguente alle piogge degli ultimi giorni, la situazione migliore è rilevabile sul serbatoio del Mis (BL), che mantiene valori superiori allo storico. Condizione diversa per l'invaso del Corlo (Brenta) dove, nonostante l'aumento degli ultimi giorni, il volume rimane sotto la norma ma non è più ai minimi storici.
Portate dei fiumi. Nelle sezioni naturali montane del Piave e del Bacchiglione le portate sono superiori alla norma e i deflussi risultano in linea con gli ultimi anni. Per quanto riguarda i principali corsi d'acqua di pianura, le precipitazioni della prima metà del mese hanno portato ad un aumento dei deflussi superficiali in tutti i principali fiumi del Veneto. La portata media giornaliera dei fiumi è in linea con quella osservata nello stesso periodo degli ultimi anni e, nel caso di Adige, Brenta e Bacchiglione, risulta leggermente superiore.
Il bollettino idrico è pubblicato ogni quindici giorni su www.arpa.veneto.it
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