Territorio e tecnologia: un connubio sempre più solido
Dunque le nuove tecnologie sono a supporto della Pubblica Amministrazione per agevolare il lavoro, per snellire le ricerche ma soprattutto per avere sempre a disposizione informazioni sui dati territoriali, immediate e precise, per poter operare tempestivamente in caso di necessità, per poter pianificare con cognizione di causa, tutto a vantaggio dei cittadini e dell’ambiente in cui vivono.
I lavori sono stati aperti dall’Assessore Regionale alle Politiche per il Territorio, Renzo Marangon. “Recenti disposizioni legislative europee, nazionali e regionali in materia di territorio e ambiente – ha sottolineato Marangon – hanno introdotto norme tecniche che legano la pianificazione e la progettazione territoriale a specifiche modalità di raccolta e di gestione dei dati, definendone gli standards metodologici di conoscenza, che il Veneto ha recepito nella sua nuova legge urbanistica, prevedendo l’adozione ed il potenziamento dei diversi Sistemi Informativi Territoriali. Fare il punto sul cammino intrapreso e sui passi futuri – ha continuato Marangon –sarà davvero utile ed interessante”.
Molti e variegati gli interventi che si sono articolati durante il convegno. “I dati devono essere raccolti una volta sola e devono essere mantenuti nel luogo dove possono essere maggiormente utili” ha detto Massimo Rumor – Università degli studi di Padova. “Ma per esserlo - ha aggiunto - è necessario un aggiornamento sistematico”.
Ma, ci si chiede, come devono essere organizzati i dati in questione per poter offrire un servizio efficiente al territorio? “Devono essere rappresentati in gran quantità, con grande livello di sintesi, quindi devono essere comprensibili per il pubblico” ha affermato Pierluigi Mozzo, Direttore del Sistema Informativo dell’ARPAV.