Farmaci: distribuzione per conto è pro cittadino
Il rappresentante dei titolari di farmacia ha stigmatizzato il ritardo del Veneto nell’adottare un processo di distribuzione dei medicinali e dei presidi sanitari che consenta di superare le lungaggini burocratiche, le incongruenze nel rimborso dei farmaci e la centralizzazione ospedaliera dei sistemi. “È paradossale – ha segnalato Pancino – ma le buone pratiche che ci vengono da Lombardia e Lazio sono state sperimentate per la prima volta nel Veneziano, proprio a Chioggia. Ora in altre regioni sono andati avanti, hanno applicato le nuove tecnologie ad un procedimento semplice ed efficiente. E i risultati sono molto buoni. Il Veneto, che ha partorito l’idea, è ancora immobile”.
In sostanza, la distribuzione per conto prevede che il Sistema Sanitario – attraverso l’Asl di riferimento – acquisti direttamente i farmaci per patologie croniche (ottenendo prezzi molto ridotti) e li distribuisca ai pazienti attraverso la rete capillare delle farmacie, destinando ad ogni utente il presidio migliore al quale può avere accesso per la sua malattia. “Con l’applicazione a questo sistema di automatizzazioni telematiche oggi disponibili – ha rimarcato Pancino -, sarebbe possibile monitorare l’effettivo fabbisogno, evitare inutili accaparramenti di scorte. E in generale migliorare la qualità della vita di pazienti che, come nel caso di atomizzati e incontinenti, hanno già abbastanza problemi e non hanno bisogno di far diventare il farmaco un problema”.
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