Si potrà mangiare passeggiando, come se fosse un croccantino, invece è polpa di coniglio, addolcita con le mandorle e retta da uno stecco di legno. E’ questa la proposta culinaria presentata dal ristoratore dell’ Antica Trattoria Ballotta di Torreglia (Pd). “StekConiglio” questo il nome della ricetta, un’idea moderna pensata per i giovani al fine di sostenere il consumo della carne di coniglio troppo spesso sottovalutata. Eppure il Veneto – precisa Coldiretti - è la regione che più conta allevamenti cunicoli tanto da soddisfare l’intero fabbisogno nazionale di carne di coniglio, un prodotto tutto italiano, certificato e di alta qualità.

Gli allevatori veneti ne producono quasi il 40%, sviluppando un giro economico di oltre 120 milioni di euro.

Per questo gli chef di tutte le sette province si sono sfidati durante la seconda edizione del premio “Vergani Ballotta”, organizzata dall’Accademia Italiana della Cucina, l’associazione cuochi di Padova e Terme Euganee in collaborazione con Coldiretti, realizzando piatti a base di questa carne che gli esperti classificano a basso contenuto di colesterolo, molto digeribile, ricca di proteine e sali minerali (calcio,ferro,fosforo,magnesio,potassio,sodio,cloro e zolfo).

La giuria popolare ha apprezzato il coniglio in saor della delegazione veneziana, quello più tradizionale in umido cucinato dai vicentini, la versione più grintosa con le prugne di Rovigo, o quella estiva in insalata di Padova, ma pari successo ha riscontrato lo “Stekconiglio” degustato in movimento, sorseggiando un bicchiere dei vini dei Colli Euganei come snack da aperitivo.

La formula è piaciuta ai titolari dei wine bar del centro storico tanto che proporranno durante l’happy hour: l’appuntamento di tendenza padovano.