Scatta obbligo girasole in tutti i serbatoi
SMOG: COLDIRETTI, ARRIVA IL BIOCARBURANTE A DENOMINAZIONE D’ORIGINE (DOC)
Per combattere il rischio che vengano spacciati come Made in Italy biocarburanti ottenuti da coltivazioni importate dall’estero che per l’effetto inquinamento determinato dal trasporto per migliaia di chilometri vanificano il positivo effetto ambientale della sostituzione dei normali combustibili fossili, la Coldiretti e l’Istituto di Biometeorologia del CNR hanno messo a punto una tecnologia che consente di essere in grado di conoscere, grazie all’analisi della composizione isotopica dei prodotti vegetali, l’origine geografica di un determinato olio vegetale o dell’etanolo. Per questo verrà promosso da Coldiretti e Cnr un sistema nazionale di filiera che, prelevando campioni di semi oleosi o di coltivazioni per la produzione di etanolo, creerà annualmente una sorta di banca dati isotopica delle caratteristiche Doc dei biocombustibili. Da quel momento in poi, basterà prelevare ed analizzare un piccolissimo campione proveniente da una qualsiasi partita di biocarburante per determinarne se esso ha origine italiana o è stato importato dall’estero. Anche i biocarburanti come il vino saranno dunque - sottolinea la Coldiretti - a denominazione di origine controllata per non vanificarne il positivo effetto ambientale. Gli atomi di molti composti organici si presentano in varie forme naturali stabili che vengono definiti “isotopi stabili”. Il rapporto fra le diverse forme isotopiche in uno stesso composto vegetale varia naturalmente al variare delle condizioni ambientali; in alcuni casi grandi gruppi di specie vegetali sono caratterizzati da “firme” isotopiche inconfondibili. Così, analizzando i rapporti fra gli isotopi stabili che costituiscono i vegetali o gli animali, è possibile riconoscere fra loro gruppi di specie oppure specie che hanno subito diversi gradi di stress o che hanno origini geografiche diverse. Tecnologie isotopiche sono già utilizzate in campo alimentare per smascherare adulterazioni e frodi alimentari o per riconoscere prodotti tipici, in campo archeologico per definire le diete tipiche o l’origine geografica di determinati gruppi o popolazioni e persino in campo forense per identificare sospetti. Attraverso le varie forme isotopiche degli atomi c’è la possibilità di “leggere” la storia di ogni frammento di materiale organico.
TARIFFE: ENERGIA; COLDIRETTI, CONTRO AUMENTI SI TORNA AL LEGNO E AL GRANO
Da rinnovabili agricole e’ possibile soddisfare il 13 % del fabbisogno
Contro l'aumento dei costi energetici che si è verificato per ultimo con il rincaro delle tariffe per luce e gas sono sempre piu’ numerosi quanti tornano a fonti energetiche del passato come legno e grano che le nuove tecnologie e l’aumento dei costi hanno fatto tornare convenienti. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che potenziando le coltivazioni dedicate alla produzione di biocarburanti (biodiesel e bioetanolo), utilizzando residui agricoli, forestali e dell'allevamento e installando pannelli solari nella aziende agricole è possibile arrivare a coprire entro il 2010 fino al 13% del fabbisogno energetico nazionale, risparmiare oltre 12 milioni di tonnellate di petrolio equivalenti e ridurre le emissioni di anidride carbonica di origine fossile di 30 milioni di tonnellate. Nonostante l’obiettivo sia lontano sono sempre piu’ numerose in Italia le esperienze positive, le curiosità e i progetti anche sostenuti dalla Coldiretti:
§ A Verzuolo (Cuneo) impianto di teleriscaldamento, alimentato con gli scarti della lavorazione del legno, sufficiente per il fabbisogno termico e l’acqua calda di trecento famiglie.
§ A Città di Castello progetto per produzione energia elettrica con la coltivazione di 3000 ettari a girasole per x alimentare un impianto di 1 megawatt che funziona 220 giorni all'anno per 24 ore;
§ A Padova progetto finanziato dalla Camera di Commercio per la produzione di olio da coltivazioni di girasole da utilizzare per alimentare mezzi pubblici locali e per autoconsumo;
§ Balestrate in provincia di Palermo un agriturismo utilizza il grano come fonte energetica sostitutiva grazie alla disponibilità di tecnologie di avanguardia delle caldaie che permettono di usare il cereale come combustibile con un risparmio di costi stimato pari al 70 per cento;
I CAMPI DA COLTIVARE PER RIEMPIRE IL SERBATOIO CON I BIOCARBURANTI
CONSUMI (tonnellate) APPORTO BIOCARBURANTI ETTARI DA COLTIVARE
BENZINA 14.926.000 149.260 29.850
GASOLIO 24.321.000 243.210 243.210
TOTALE (I anno) 39.247.000 392.470 273.060
TOTALE (II anno) 576.420
TOTALE (2010) 1.395.600
Fonte: Elaborazioni Coldiretti con l’ipotesi che un ettaro di coltivazione dedicata produca o cinque tonnellate di bietanolo o una di biodiesel.
COLDIRETTI
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