IVA per cassa
Il dato emerge dall’ultima edizione dell’osservatorio sugli indicatori economici dell’artigianato del Veneto realizzato dall’ufficio studi della Confartigianato del Veneto e che elabora semestralmente le contabilità di oltre 11mila imprese che utilizzano i servizi delle Associazioni/Unioni provinciali.
“Il problema del pagamento dell'Iva al momento della riscossione –commenta Claudio Miotto, Presidente della Confartigianato del Veneto – è un principio di giustizia economica per il quale abbiamo lottato a lungo. Bene quindi che sia stato introdotto ma va esteso al più presto almeno alle operazioni effettuate nell'ambito di contratti di sub-fornitura, in quanto queste nostre imprese, fortemente legate ai committenti, hanno una concreta necessità di poter contare su questa modalità di versamento”.
“Il nostro osservatorio sull’andamento economico delle imprese artigiane venete –prosegue Miotto- fa emergere chiaramente come il tetto dei 200.000 euro di fatturato, escluda di fatto una “fetta importante” di quelle aziende artigiane che ne avrebbero più bisogno: quelle manifatturiere che operano conto terzi. Un impresa della meccanica su cinque, una su sette della Chimica e plastica, una su dieci dei comparti moda e del legno, non potranno spostare il versamento dell’imposta al momento dell’incasso”. “Ci duole constatare –prosegue Miotto- che in questo momento in cui per le aziende conto-terziste denunciano un inasprirsi dei mancati pagamenti e dei fallimenti dei propri committenti, proprio a loro viene negata questa straordinaria opportunità di reperire risorse”. “Resta comunque –conclude Miotto- il dato positivo di aver finalmente ottenuto un concreto “sollievo fiscale” che coinvolge potenzialmente un numero molto elevato di imprese artigiane del Veneto”.