Maggiori garanzie per il conseguimento di buoni risultati e di un miglioramento della propria attività sotto il profilo ambientale: ad ottenerle è stato il Consorzio di bonifica Padana Polesana, che ha sede a Rovigo e cui è stata riconosciuta, a pieno titolo, l’adesione al Regolamento Emas. Il Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit, che ha sede presso l’Istituto Superiore per la Protezione e Ricerca Ambientale (I.S.P.R.A.) gli ha, infatti, attribuito la Certificazione Ambientale (secondo la Norma ISO 14001) disciplinata da un Regolamento della Comunità Europea.

L’adesione all’Emas testimonia la volontà del Consorzio di costante attenzione all' ambiente attraverso l’utilizzo di tecnologie a basso consumo idrico, l’esecuzione di progetti per la valorizzazione e la tutela ambientale, l’applicazione di strumenti e metodologie di lavoro meno inquinanti ma, soprattutto, con il coinvolgimento di tutto il personale nel perseguire l’importante sfida verso l'ecocompatibilità.

E’ dunque un’eredità preziosa quella, che il Consorzio Padana Polesana porterà in dote al nuovo ente di bonifica rodigino, che nascerà dalla fusione con il Consorzio Polesine Adige-Canalbianco. Tale fusione è prevista dalla recente Legge della Regione Veneto sul riordino dei comprensori di bonifica e che, fra l’altro, affida, ai Consorzi, importanti compiti di gestione ambientale sia attraverso la formazione e lo sviluppo di iniziative pubbliche, sia con azioni di coordinamento dei propri consorziati.

Nella propria dichiarazione ambientale, il Consorzio ha descritto obiettivi prefissati e metodi utilizzati per perseguirli; il testo è consultabile sul sito www.bonificapadana.it.

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