Caccia al vero olio extra vergine di oliva made in Italy. Quest’anno secondo le anticipazioni delle stime fornite da Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano ed Aifo, coordinate da Ismea, produrremo all’incirca il 15% in meno rispetto allo scorso anno. La produzione di olio di oliva in totale dovrebbe attestarsi intorno alle 500mila tonnellate contro le 600mila circa dello scorso anno.

“Avremo meno olio extra vergine di oliva a disposizione – afferma Massimo Gargano all’incontro a Bari delle cooperative olivicole della Coldiretti - e per il mercato saranno disponibili, escluso l’autoconsumo, solo 3 bottiglie di vero olio extra vergine di oliva made in Italy a testa per ogni italiano”.

In Italia, in base ai dati dell’osservatorio economico Unaprol, si producono mediamente ogni anno 500mila tonnellate di prodotto a fronte di un consumo interno che supera le 700mila tonnellate.

Il nostro Paese esporta oltre 200mila tonnellate di prodotto e importa, anche per soddisfare la domanda interna, circa 400mila tonnellate all’anno. Il 60% circa della produzione italiana appartiene alla categoria dell’extra vergine. Di questa percentuale, il 30% circa, pari a 100mila tonnellate, rappresentano la quota assorbita da autoconsumo e filiera corta: frantoi privati, cooperative, strutture agrituristiche. Per i 60 milioni di italiani restano a disposizione circa 200mila tonnellate di extra vergine pari a 200milioni di bottiglie di olio: solo 3,3 litri di olio a testa in annate normali.

“Poco, ma buono? Proprio per questo - ha aggiunto Gargano – il vero olio extra vergine di oliva italiano va difeso e valorizzato”. Da una parte l’etichettatura dell’origine obbligatoria che ha messo in trasparenza la tracciabilità del vero olio extra vergine made in Italy. Dall’altra, il prodotto targato con il bollino I.O.O% qualità italiana che sarà disponibile, tra qualche settimana, nei mercati di Campagna Amica, negli agriturismi, nella filiera corta a Km “O” nella rete di vendita dei nuovi consorzi agrari d’Italia. Sarà un prodotto certificato e garantito che servirà a distinguere una qualità diversa tra gli oli extra vergini di oliva.

“Una bella competizione dove a vincere - ha concluso Gargano - saranno i consumatori, liberi di poter scegliere correttamente informati”.