Allergie: tornano i nasi infiammati, clou fino al 15 giugno
Per agire in prevenzione e limitare le conseguenze sulla salute provocate dai pollini, ARPAV li monitora dal 2001 in tutta la regione in collaborazione con ULSS e Università attraverso una rete di 12 stazioni ‘captaspore’, l’ultima delle quali è stata installata nei giorni scorsi sul tetto del Dipartimento ARPAV di Treviso. Le stazioni catturano i pollini di 15 famiglie botaniche e di una spora fungina, che vengono analizzati dai laboratori dell’Agenzia e i risultati sono pubblicati ogni settimana nel bollettino dei pollini, corredato da commento sanitario, scaricabile dal sito www.arpa.veneto.it. “Il servizio informativo è molto utile ai medici – afferma Andrea Drago, direttore generale ARPAV – in quanto li aiuta a formulare terapie preventive mirate inoltre serve ai pazienti che vi trovano anche consigli su specifici argomenti correlati come ad esempio le allergie indoor”.
Per approfondire l’interazione fra ambiente e salute in tema d’allergie, ARPAV ha inoltre avviato uno studio che ha preso in considerazione i ricoveri ospedalieri per asma nel periodo 2006-2008. I risultati confermano la relazione fra patologia e concentrazione di pollini anche se l’esiguo numero di ricoveri (273 all’anno in tutta la regione) richiede l’allargamento dei dati a disposizione, per questo ora si analizzerà il consumo di farmaci legati alle allergie.
Oltre ai bollettini sui pollini divisi per provincie su www.arpa.veneto.it si possono consultare le rubriche di approfondimento ‘Ambiente e allergie, non solo pollini’ curata dal prof.Guido Marcer.