Discariche: Italia deferita con multa a Corte di Giustizia
A distanza di sei anni dalla sentenza una discarica è stata dismessa, ma altre due non sono ancora state bonificate. Su raccomandazione del commissario europeo all'ambiente Janez Potočnik, la Commissione sta rinviando a giudizio l'Italia e chiederà il pagamento di sanzioni pecuniarie. Le discariche sono ubicate in cantieri di ex proprietà di una impresa chimica nei comuni di Rodano e Pioltello, e contenenti rifiuti industriali.
Queste discariche rappresentano un pericolo per la salute umana e per l'ambiente fin dal 1986. Nel 1999 sono state introdotte misure di protezione urgenti per le acque sotterranee, al fine di mantenere artificialmente le falde a un livello basso e quindi evitare la contaminazione delle acque. I rifiuti delle discariche rappresentano inoltre una minaccia per la qualità dell'aria.
Sulla base delle ultime informazioni disponibili, soltanto una delle discariche è stata bonificata. La maggior parte dei rifiuti nella seconda discarica non è ancora stata rimossa e la bonifica della terza discarica è appena cominciata. Le autorità italiane prevedono che i lavori saranno ultimati entro marzo 2011. Il tutto è insufficiente, secondo l'esecutivo comunitario, che propone sanzioni a carico dell'Italia. La Commissione chiede alla Corte di comminare sanzioni pecuniarie che consistono in un'ammenda giornaliera di 195.840 euro a decorrere dalla data della seconda sentenza della Corte fino ad avvenuta applicazione della decisione, nonché in una somma forfettaria che corrisponde a 21.420 euro per ogni giorno decorso dalla data della prima sentenza della Corte fino alla seconda sentenza della Corte. L'articolo 260 del Trattato di Lisbona prevede questo trattamento.
La direttiva violata costituisce uno strumento fondamentale di tutela della salute umana e dell'ambiente contro gli effetti negativi della raccolta, del trasporto, dello stoccaggio, del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti, e obbliga gli Stati membri dell'UE a eliminare i rifiuti, senza mettere in pericolo la salute umana e l'ambiente.
Asterisco Informazioni
di Fabrizio Stelluto
P.I. 02954650277
- e-mail:
- info@asterisconet.it
redazione@asterisconet.it - telefono:
- +39 041 5952 495
+39 041 5952 438 - fax:
- +39 041 5959 224
- uffici:
- via Elsa Morante 5/6
30020 Marcon (Ve)
Cartina
Questo sito è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell'art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: "Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione".
La pubblicazione degli scritti è subordinata all'insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito.
Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al sito, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.
-
Direttore:
Fabrizio Stelluto -
Caporedattore
Cristina De Rossi -
Webmaster
Eros Zabeo -
Sede:
via Elsa Morante, 5/6
30020 Marcon
Venezia - Informativa cookies