Le famiglie e le imprese che sono state colpite dall’alluvione abbattutasi sul Veneto lo scorso primo novembre stanno per ricevere un manuale, poche informazioni ma assolutamente chiare per capire come ottenere i rimborsi per i danni subiti. Questa la prima promessa fatta da Luca Zaia non appena nominato commissario per l’emergenza. Nella conferenza stampa tenuta nella sede della Coldiretti a Mestre, il Presidente Veneto ha spiegato che intende utilizzare questi giorni ‘spuri’ tra la nomina e la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per predisporre una guida che semplifichi la vita burocratica dei cittadini che hanno diritto ai rimborsi. I soldi ci sono ha ribadito riconfermando l’impegno di Presidente del Consiglio e il contenuto dell’ordinanza firmata da Berlusconi il 13 novembre. Sono i 300 milioni stanziati per rimborsare i danni diretti subiti dai cittadini e dagli imprenditori. Poi ci vorranno i soldi per il ripristino delle opere idrauliche danneggiate. E infine dai fondi CIPE dovranno saltar fuori i fondi per la messa in sicurezza di un territorio che si è qui dimostrato troppo fragile.

Qualche problema il Commissario lo vede per il futuro e la ricostruzione, se dovesse cambiare il Governo. Ma su tutto vede una garanzia assoluta, rappresentata dal Presidente della Repubblica, Napolitano. Per intanto il primo problema è determinare entro i prossimi 45 giorni, come previsto dall’ordinanza, quali siano gli effettivi danni subiti dal territorio, magari epurandoli da quelli che Zaia ha ammesso si sono già manifestati, in Comuni nemmeno toccati dall’acqua.

Un problema vero è quello del litorale dove sono arrivati tutti i detriti dell’alluvione: cose da avvisi di garanzia, ha avvertito Zaia. Perché se questi dovranno essere considerati rifiuti speciali tutto sarà così complicato che il Commissario ha già chiesto la benevolenza dei giornalisti in caso di iniziative della magistratura.

Altro appello quello lanciato ai sindaci, vere vedette sul territorio che possono essere realmente consapevoli delle esigenze di interventi futuri per la sicurezza ambientale e soggetti che prima d’ogni altro hanno a cuore l’interesse dei cittadini. E i cittadini hanno bisogno di aver fiducia nei propri sindaci “perché se uno non ha fiducia nel proprio sindaco è meglio cambi paese” chiosa Zaia.