Approvato l'accordo commerciale con la Corea
Il nuovo accordo eliminerà il 98% delle barriere tariffarie nei prossimi 5 anni sui prodotti manufatti, su quelli agricoli e sui servizi, raddoppiando il volume di commercio fra UE e Corea del Sud, con conseguente aumento di occupazione e crescita. Il testo copre anche questioni rilevanti come le procedure sull'accesso agli appalti pubblici, i diritti di proprietà intellettuale, gli standard di lavoro e i temi ambientali.
Il negoziato è stato lungo e difficile. Le misure di salvaguardia approvate permetteranno all'UE di sospendere ulteriori riduzioni delle barriere tariffarie da parte coreana, o di riportarle a livelli precedenti nel caso che qualsiasi industria (compresa quella automobilistica) abbia danni considerevoli da un aumento delle importazioni. In ballo c'era anche la preparazione di norme in Corea sui limiti alle emissioni di CO2 per le auto e sull'efficienza energetica, che avrebbero potuto costituire ulteriori barriere all'accesso in quel mercato per la produzione europea.
Chiariti positivamente quei dubbi, è arrivato questa settimana il via libera all'accordo da parte della commissione competente del Parlamento europeo, quella sul commercio internazionale: 21 voti a favore e 4 contro. I benefici dell'accordo sono stimati a un miliardo e 900 milioni di euro in maggior commercio di servizi e beni, con un risparmio per gli esportatori europei di circa €1.6 miliardi l'anno.
I ritorni più positivi dell'accordo dovrebbero essere in favore dell'industria automobilistica europea, soprattutto per le auto di piccola e media taglia che caratterizzano in particolare la produzione italiana. Benefici previsti anche per i produttori europei di tessile ed elettronica.
Secondo l'accordo, l'otto per cento delle tariffe doganali sulle auto europee esportate in Corea saranno rimosse. Come dire che su un'auto di 25.000 euro, ne saranno risparmiati 2000 in dogana. I produttori dell'UE potranno esportare le auto in Corea senza dover passare controlli o rispettare alcuno standard specifico. Inoltre, l'accordo di libero scambio crea un comitato di monitoraggio per controllare che non si introducano in futuro barriere al commercio "nascoste", come ad esempio obblighi tecnici sui limiti di emissioni di anidride carbonica. La prossima settimana, la plenaria del Parlamento europeo approverà i termini dell'accordo e le misure di salvaguardia. L'accordo dovrebbe quindi entrare in vigore nel luglio 2011.